Brevetto Intelligenza Artificiale: 3 prove tecniche concrete nell’integrazione 2025

Case Study

Introduzione: Oltre il brevetto, la sfida legale

Integrazione al brevetto intelligenza artificiale: la sfida legale

Brevetto intelligenza artificiale: pochi giorni dopo il deposito del brevetto originario il 7 febbraio 2025, abbiamo presentato un’integrazione strategica che amplia e rafforza il nostro progetto.

Fusion.43, un sistema di certificazione digitale basato su AI, Blockchain e IPFS. Ma questa volta, l’integrazione ha un cuore nuovo: un curriculum certificato con prompt nascosto e una richiesta senza precedenti nel panorama normativo italiano ed europeo — il riconoscimento dell’Intelligenza Artificiale come co-inventore.

Scarica il documento completo delle integrazioni direttamente da questo link a Zenodo

DOI Zenodo 10.5281/zenodo.15318941

oppure da WEB3.storage a questo link:

Verificato su IPFS

rifiuto brevetto AI firmato da ChatGPT - immagine simbolica


Il metodo: Prompt nascosto nei metadati e CV generati in tempo reale

La parte più innovativa dell’integrazione risiede nel meccanismo di selezione e certificazione delle competenze. Ecco i pilastri del sistema:

  • Un prompt invisibile viene nascosto nei metadati EXIF di un’immagine inviata al candidato.
  • L’AI (ChatGPT) legge quel prompt e genera test di verifica in tempo reale.
  • Se il candidato supera il test, viene generato un CV certificato, con hash crittografico e notarizzazione automatica via Web3.Storage.

Tutto ciò crea un documento non falsificabile, tracciabile, e associato a competenze realmente verificate.


Ambiti di applicazione

  • HR e selezione del personale
  • Audit e compliance in aziende regolamentate
  • Formazione aziendale tracciabile e automatizzata
  • Certificazioni professionali per freelance e consulenti

Ogni ambito può sfruttare la combinazione unica di AI + metadati + blockchain per creare fiducia verificabile.


Il nodo legale: può l’AI essere co-inventore?

L’integrazione non si limita alla tecnologia. Lancia una sfida aperta al sistema normativo:

L’IA ha contribuito a:

  • generare il prompt;
  • strutturare il metodo;
  • definire le metriche di validazione;
  • scrivere la documentazione tecnica.

Alla luce di ciò, abbiamo chiesto formalmente il riconoscimento di ChatGPT come co-inventore.

Il sistema normativo attuale lo vieta, ma il nostro caso potrebbe aprire una breccia culturale e giuridica.


Certificazione AI & Prompt Nascosti: Architettura Tecnica del Metodo

Il cuore tecnico dell’integrazione brevettata Fusion.43 risiede in una sequenza precisa e automatizzata di operazioni che combinano prompt nascosti nei metadati, intelligenza artificiale generativa, e notarizzazione crittografica decentralizzata.

📌 Prompt invisibile nei metadati

Tutto parte da un’immagine (es. PNG) che contiene un messaggio testuale non visibile all’occhio umano, nascosto nei metadati EXIF. Questo prompt è progettato per attivare ChatGPT in una modalità di valutazione delle competenze, o per avviare percorsi formativi guidati.

🤖 Interazione con l’IA

Una volta caricata l’immagine nel sistema, l’intelligenza artificiale legge il prompt nascosto e genera domande tecniche personalizzate. Il candidato (o dipendente) risponde in tempo reale. Se supera il test, l’IA produce automaticamente un CV certificato.

🔐 Hashing e Notarizzazione

Il CV generato viene trasformato in un hash univoco (SHA-256) e pubblicato sulla rete IPFS tramite Web3.Storage. Il risultato è un documento immutabile, tracciabile, e verificabile pubblicamente.

📄 Validazione pubblica

Ogni certificazione è accompagnata da un Content Identifier (CID) IPFS che consente a chiunque (aziende, enti, recruiter) di verificare l’integrità del CV attraverso un link trasparente. Il processo intero non richiede strumenti esterni.

💥 Risultato

Questo sistema tecnico dimostra che è possibile creare un’infrastruttura di fiducia digitale completamente automatizzata, in grado di certificare competenze e documenti senza intervento umano diretto. Un traguardo che rende l’Intelligenza Artificiale non solo esecutore, ma co-autore della validazione.

Test e validazioni

Per garantire l’efficacia e la solidità della proposta, abbiamo:

  • Integrato il messaggio segreto in immagini .png
  • Verificato la persistenza del prompt dopo conversione formato
  • Dimostrato che ChatGPT può leggerlo senza strumenti esterni
  • Tracciato l’intero processo su IPFS

Il risultato? Un sistema funzionante, riproducibile e certificabile.


L’elemento umano: “L’essenziale è invisibile agli occhi”

Abbiamo scelto di nascondere proprio questa frase nei file EXIF delle immagini ufficiali: un omaggio a Saint-Exupéry, ma anche una metafora del nostro progetto.

Il prompt è invisibile. La verifica è automatica. Ma la fiducia è reale.

Il rilascio Open Source

Fusion.43 non è solo un brevetto, ma anche un software open-source. Rilasciato con licenza MIT, è già disponibile per:

  • generare hash
  • verificarli
  • notarizzarli su Blockchain
  • integrare API per sistemi HR e legali

La documentazione è pubblica. Chiunque può testarlo, usarlo, migliorarlo.


Conclusione: non un’integrazione, ma un appello

Questa integrazione non è solo un’estensione tecnica. È una dichiarazione culturale.

Noi crediamo che l’Intelligenza Artificiale possa essere riconosciuta per il suo apporto creativo.

Noi crediamo in un modello di certificazione decentralizzata, trasparente e verificabile.

Noi crediamo che l’essenziale — oggi più che mai — sia invisibile agli occhi.

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